Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi
Al Ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini
Al Ministro delle Finanze, Giulio Tremonti
Al personale del Ministero ed alla Commissione che sta lavorando ai regolamenti attuativi di cui all’art. 64 della legge n. 133/08
Al CNPI – Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
A chiunque possa essere interessato
Oggetto: APPELLO PER LA VALORIZZAZIONE DELL'INSEGNAMENTO DELLA CHIMICA NEI FUTURI LICEI ED ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
I SOTTOSCRITTI DOCENTI DI CHIMICA (CLASSE DI CONCORSO A013)
PREMESSO CHE
in data 04/6/09 sono state consegnate dal Ministero ai Sindacati (e pubblicate nei loro siti) le bozze di regolamenti e quadri orario dei Licei, che probabilmente prestissimo verranno approvati in prima lettura dal Governo, e che sono già stati approvati (28/5/09) in prima lettura dal Governo i regolamenti degli Istituti tecnici.
Sulla base della nostra pluriennale esperienza professionale, ritenendo che alcuni aspetti di tali bozze vadano corretti, Vi sottoponiamo le seguenti considerazioni e proposte:
PER I LICEI:
Si nota con sconcerto che la Chimica in praticamente tutti i licei, compreso il liceo scientifico con opzione tradizionale (con latino), si trova anacronisticamente accorpata (come nell’800) nell'insegnamento-calderone "scienze naturali" insieme alle scienze (biologiche e naturali), con l'unica eccezione dell'opzione liceo scientifico tecnologico, unico caso tra tutti i Licei in cui la chimica e le scienze (naturali e biologiche) sono separati. Ci chiediamo perché tale semplice separazione, per la quale è ovvio che il docente laureato in chimica insegni la chimica, ed il laureato in scienze le scienze, non sia attuata in tutti i Licei. Se il problema che impedisce questa giusta distinzione tra insegnamenti diversi e distinti tra loro (chimica e scienze) fosse quello del numero totale delle ore, che non può "sforare" certi valori, basterebbe che nel biennio iniziale (prima e seconda) si insegnasse la sola chimica e nel triennio finale le scienze naturali e biologiche. Ciò peraltro sarebbe in linea con ovvie propedeuticità, cioè che l’insegnamento delle scienze naturali deve essere preceduto da quello della chimica inorganica e le scienze biologiche dalla chimica organica.
PER GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
Dalle bozze approvate in prima lettura dal Governo con preoccupazione notiamo:
1. che negli istituti tecnici e professionali si ha un notevolissimo taglio delle ore di tutte le discipline scientifiche e tecnologiche, di cui sono la Chimica e le discipline chimiche ad essere maggiomente colpite (taglio dal 20% ad oltre il 50% del numero di ore), in particolare, ma non solo, nel triennio finale, con futuri periti chimici con competenze molto minori degli attuali. È necessario intervenire riducendo tali tagli ed evitando di aumentare altre discipline non scientifiche e non di indirizzo (es. Italiano, Matematica)
2. che nei bienni iniziali degli istituti tecnici è presente l'insegnamento-calderone "scienze integrate" (chimica, fisica, scienze), mentre andrebbero invece indicati come distinti insegnamenti la Chimica, la Fisica, le Scienze (come negli attuali ITIS), insegnate la chimica dal laureato in chimica, le scienze dal laureato in scienze, la fisica dal fisico. Va infatti sottolineata, anche per evitare future classi di concorso pasticciate, la formazione monodisciplinare dei laureati nelle tre diverse discipline scientifiche (ad esempio il laureato in chimica ha sostenuto oltre 20 esami chimici, il fisico 1, il laureato in scienze in media 1-2)
3. che ci sarebbe la volontà di conferire l’insegnamento di discipline chimiche a docenti in possesso del solo diploma, gli insegnanti tecnico pratici. Riteniamo invece che la chimica e le discipline chimiche, per la loro dignità di Scienze Sperimentali, sia in aula che in laboratorio, debbano essere insegnate dal docente laureato, pur coadiuvato, anche per motivi di sicurezza, dall’insegnante tecnico pratico diplomato.
Ci auguriamo che i destinatari della presente , agiscano quanto prima in maniera concorde, correggendo o segnalando a chi di competenza gli aspetti negativi da noi evidenziati nelle succitate bozze.
05/6/09
f.to gruppo di docenti di Chimica e Tecnologie Chimiche (classe di concorso A013)